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L ' ego e le virgolette 

Oggi sono stato dal “medico” il quale ha preteso di farmi una diagnosi.

Che imbecille! Tutto sbagliato. Io non sono un “medico”, diomenescampi! ma posso dire senz’ombra di dubbio che ne so cento e cento volte più di lui!

Sono poi passato dall’  “edicolante” sotto casa. Certo, “edicolante” …. Lui crede di essere un “edicolante”, in realtà è un povero imbecille che non sa neanche leggere quel che vende! Comunque, in prima pagina un “giornalista”

(direi meglio uno scribacchino, un pennivendolo da miglior offerente) riportava una notizia (chiaramente fasulla) riuscendo nella difficile impresa di non far capire nulla di nulla al malcapitato lettore.

Mi consolerò con un buon caffè, ho pensato.

Il “barista” (che si sia trattato poi di un “barista” è tutta da vedere), mi fa: desidera?, dimostrando così di non conoscere le più elementari norme del mestiere!

Naturalmente il caffè faceva schifo, avrei saputo far di meglio con una mano legata dietro alla schiena!

Lungo la strada del ritorno ho incrociato nell’ordine: un “vigile urbano”, la “fioraia”,

l’ “avvocato” (che farebbe bene a chiedermi qualche consulenza), uno “psicanalista” (che se avesse bisogno di aiuto io sono sempre disponibile dietro compenso) e per finire il miglior pezzo: il “poeta”. Ah! Un “poeta”! Tutti lo chiamano “artista”!

Dice che scrive poesie. Ora, io non me ne intendo eh, ma ne ho scritta una giusto ieri sera che farebbe senz’altro impallidire perfino l’ Alighieri, figuriamoci l’ “artista”!

Beh, si è fatto tardi, ho un problema col tetto di casa. Devo vedere l’ “ingegnere”… vabbè… “ingegnere”…

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